Persona di fiducia: un alleato per proteggere l’integrità personale nel posto di lavoro

Quando sul luogo di lavoro non c’è un clima sereno, o quando si manifestano comportamenti lesivi per l’identità personale, il benessere della persona, il clima lavorativo e la produttività possono risentirne pesantemente.

È quindi nell’interesse delle aziende prendere le misure necessarie per prevenire e affrontare i rischi psico-sociali e comportamenti lesivi dell’integrità personale dei propri dipendenti. Tra i comportamenti lesivi più noti si citano il mobbing, le discriminazioni e le molestie sessuali.

Nelle procedure che le aziende devono prevedere per far fronte a queste situazioni di violazione della personalità, si inserisce il ruolo della Persona di fiducia, descritto da diverse direttive della SECO che raccomandano alle aziende di dotarsi di questa figura per garantire un ambiente di lavoro sano e rispettoso.

Si tratta di una figura istituita per tutelare l’integrità personale dei collaboratori e delle collaboratrici all’interno delle aziende: un soggetto neutrale e indipendente, a cui rivolgersi in caso di conflitti, discriminazioni, molestie o altre problematiche che compromettono il benessere sul posto di lavoro. Ha il compito di accogliere, consigliare e orientare le dipendenti ed i dipendenti che desiderano un colloquio qualora ritengano vi sia una violazione della propria personalità.

Il suo ruolo principale è fornire supporto, ascolto e consulenza, garantendo sempre la massima riservatezza. La Persona di fiducia aiuta chi le si rivolge a chiarire la situazione, a trovare soluzioni e, se richiesto, può facilitare il dialogo tra le parti coinvolte. Funge da prima interlocutrice a cui le collaboratrici ed i collaboratori possono rivolgersi per riflettere sull’accaduto e decidere come affrontare il problema.

La Persona di fiducia può essere una persona interna all’azienda oppure esterna; è, in ogni caso, fondamentale che disponga della formazione e delle competenze necessarie per svolgere questo compito: essere capace di gestire il ruolo di ascolto, di analisi oggettiva della situazione e di accompagnamento delle persone.

In particolare, è importante avere buone conoscenze di tecniche di colloquio individuale e strumenti di base di mediazione, conoscere le basi legali in materia di protezione dei collaboratori e delle collaboratrici, le definizioni di discriminazione, mobbing e molestie, e le procedure interne previste dall’azienda.

Per rispondere alle esigenze formative di questa figura, SUPSI ha creato un percorso formativo apposito: il nuovo CAS (Certificate of Advanced Studies) Persona di fiducia, che inizierà a fine novembre 2025.

Tramite definizioni, modelli teorici, esempi tratti dalla pratica e dall’esperienza e simulazioni di possibili situazioni, il CAS sensibilizza al tema della protezione della personalità, dei conflitti e ai loro effetti sulle persone, così come sui criteri di osservazione generali e specifici per il riconoscimento di questi fenomeni. Si apprenderanno le possibilità d’intervento così come il quadro legislativo di riferimento.


 

Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link.


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