Sostare: quando l’impresa incontra l’inclusione
Sostare è la prova vivente che unire attività economica e responsabilità sociale è più che un’idea: è una realtà che funziona.
Accoglienza, formazione e lavoro. Sono queste le tre parole chiave che, dal 2015, accompagnano il percorso dell’impresa sociale Sostare, attiva nella gestione del Ristorante Casa del Popolo di Bellinzona. Un progetto nato per coniugare l’attività economica di un ristorante aperto al pubblico con una proposta formativa rivolta a giovani e adulti in situazione di vulnerabilità, con l’obiettivo di facilitarne l’accesso al mondo del lavoro.
“Dieci anni fa siamo partiti con una ricetta semplice, ma tutt’altro che scontata” racconta la direttrice Pelin Kandemir Bordoli nell’incipit di Vivavoce, la rivista dell’impresa. La ricetta prevedeva di assumere la gestione dello storico Ristorante Casa del Popolo, rinnovare l’ospitalità del ristorante con una cucina accurata e un servizio di qualità, integrandola con opportunità di inserimento socioprofessionale.
Sostare si muove tra due dimensioni complementari: da un lato, l’erogazione di servizi ristorativi – pranzi, banchetti, affitto sale – per una clientela ampia e diversificata; dall’altro, lo sviluppo di percorsi personalizzati di formazione e accompagnamento per persone in situazione di difficoltà, in collaborazione con enti pubblici e partner del territorio.
Un modello basato sull’esperienza concreta
Ogni anno, una sessantina di partecipanti, beneficiari di prestazioni assistenziali, rifugiati, svizzeri o domiciliati, è coinvolta in programmi di integrazione e inserimento socioprofessionale che vanno dalla preparazione all’apprendistato al sostegno durante l’intera durata della formazione professionale nelle professioni scelte dalle/dai partecipanti, passando per attività pratiche e coaching individuale. Il lavoro si svolge in un contesto reale, a stretto contatto con una clientela vera, in un ambiente professionale. Questo approccio consente di sviluppare competenze tecniche e trasversali, rinforzare l’autonomia e prepararsi a un inserimento solido nel mondo del lavoro. I percorsi sono personalizzati, della durata variabile e combinano attività pratica, recupero delle competenze scolastiche, orientamento professionale, e supporto nell’inserimento socioprofessionale alle/ai partecipanti e alle aziende.
Molte aziende formatrici segnalano l’utilità di potersi confrontare con un interlocutore che segue da vicino il percorso dei partecipanti, offrendo un supporto modulabile in base ai bisogni. Anche i dati raccolti negli ultimi anni confermano la validità dell’approccio: la grande maggioranza dei partecipanti riesce a portare avanti con successo il proprio percorso: oltre il 90% dei partecipanti attivi nel 2024 ha superato l’anno formativo con successo. In media, solo pochi casi all’anno si traducono in interruzioni o bocciature.
Un investimento condiviso
La formazione è oggi uno dei principali strumenti per ridurre l’esclusione sociale ed economica. In questo senso, la collaborazione tra enti pubblici, imprese e terzo settore può fare la differenza. Sostare cerca di offrire il proprio contributo, consentendo a chi ha vissuto percorsi scolastici o familiari fragili di ripartire, costruendo competenze e relazioni di fiducia.
Dieci anni di attività: uno sguardo al futuro
Nel 2025, Sostare compie dieci anni. Per l’occasione ha organizzato diversi incontri, tra cui la mostra “Partecipare al futuro”, visitabile al primo piano della Casa del Popolo, che racconta l’evoluzione del progetto attraverso immagini, testimonianze e installazioni partecipative.
Per il futuro, resta centrale la sfida gestionale quotidiana, che richiede equilibrio tra sostenibilità economica e missione sociale.
Chi desiderasse conoscere più da vicino l’esperienza di Sostare o approfondire possibili collaborazioni – come azienda formatrice o partner – è invitato a visitare il sito www.sostare.ch, a contattarci direttamente o a passare dal Ristorante Casa del Popolo per un pranzo.
Contributo redatto da Sostare, 11.07.2025